Che ho perso tempo
Mi rincorre memoria
Mentre a mo' di lampo
Fugge la mia storia
Occhi belli di sogno
Fantastici paesaggi
di te con me il bisogno
e scriverci messaggi
tutto questo è ricordo
più o meno sbiadito
la memoria che perdo
mi da un dolo infinito
e a ritrovar m'attardo
il tuo volto smarrito.
Se nasco
è madre,
se ho paura
difesa,
se sono triste
è allegria,
se amo
è amante
perdutamente,
se ho male
è cura e tenerezza,
se ho rabbia
è calma e tranquillità,
è tutto questo
ogni donna
così è la mia
che a questa vita
dona il sorriso.
cos'è la bellezza
sol forme
e fattezze?
cos'è la bellezza
se non
quella luce
che illumina
l'occhi!
I figli
Sono le nostre
Ombre
proviamo
a Indirizzarle
E non ci
Riusciamo
Dimenticando
Che prendon
Posizione
Da come
Ci muoviamo
Ogni tanto
Entro
Nei miei ricordi
Che stranamente
Man a mano
M' appaiono
Sempre più sbiaditi
estranei
Quasi fossero
D'un altro,
ma forse
sono un altro,
così
mi viene
da pensare
come li avrei
vissuti
s'ero
quello d' adesso,
chissà!
Forse
Con più
Coraggio …
O no …
Facile a dirsi
Ora che ho
Ben poco
Da perdere.
Il cuore
Orribile,
Il cuore
Dell'uomo,
Il suo vuoto
Incolmabile,
Il suono
Dei tamburi
In battaglia
Poi Le raffiche
Delle menzogne:
"È carino
Questo mondo
Così confortevole"
Dirai,
Dentro di te
Mentre lo dici
Sentimenti voraci
Macchinazioni
Malate,
E Il cuore dell'uomo?
Il cuore dell'uomo
Non c'è mai
Stato
Mai.
Mille bugie
Sulla mia umanità
Né vento né fuoco
Solo carne
Che andrà in malora,
Ascolta la mia voce
Non parla
Grida
E vi maledice,
Troppe menzogne
Sulle mie intenzioni
Da chi parla d’amore
E non conosce l’amore,
Né aria né acqua
Solo lacrime
Quelle che ho versato
Camminando
Verso di te,
Né vento né fuoco
Solo carne!
Che cazzo
Di tramonto!
Il rosso annega
Nel buio,
La notte
Sommerge il giorno
Che non vuole
Morire
Lui non vuole
Morire,
Fottutissima notte
Nessuno
Dico nessuno
Vuole morire,
nascondimi notte
nascondimi pure
la luce dei suoi occhi
ma non sarà per sempre
So che tutto
Deve finire
E In qualche alba
È nascosta
Anche la tua fine
Fottutissima notte
Ci sono uomini
D’ogni natura
Selvaggi
Avidi
nobili
assenti
facili all’ira
tranquillizzanti
geni
violenti
dei deficienti
di mille altre
sfaccettature
e accanto han donne
a lor misura
che sanno fingere
d’esser felici
e li accudiscono
e li consolano
comunque e ovunque
oltre misura
oltre ogni angoscia
e sofferenza
perché esser madri
è lor natura.
andiamo a casa
mio dolcissimo amore
sul letto di piume
che ti ho preparato
riposerai serena
dal freddo della notte
saranno le mie braccia
a ripararti
forse solo il rumore
dei battiti del mio cuore
udrai confondersi
ai tuoi nel silenzio
di questo posto
dove scompare
il mondo
Let's go home
My sweet love
On the feather bed
that I made
rest for happy
from the cold of the night
will my arms
to defend you
perhaps only the noise
from beats of my heart
will feel blend
to your on the silence
of This place
where it disappears
the world
L’eternità
È un così piccolo
Ruscello
In fondo
Alla mia anima,
Legge parole
Silenziose
A me ignote
E le ripete
All’infinito
Sinchè
Non tornano
Alle mie orecchie
Al termine
Del loro viaggio,
L’eternità
È una così
Infima realtà
Che nulla
Vale un attimo
Della nostra vita,
Nulla è il silenzio
Che regna
Nell’immota quiete
Dell’infinito
I ricordi son macigni
Stanno appesi dentro il cuore
Sono volti che consegni
A rinnovellar dolore
E più l’ami e più ti duoli
Ti convinci erroneamente
Che davvero siamo soli
E ti spegni lentamente
Ma quel volto silenzioso
È il tuo mondo e il suo contorno
T’ha donato amor prezioso
I ricordi di ogni giorno
Sono dunque amor gioioso
Che ti cinge tutt’attorno
Gracili
Estorti al cuore
Sentimenti
Fallaci sogni
Onde d’umore
Giorni
Che si rincorrono
Ricordi
Cose della memoria
Nulla
Di più dolente
E’ questa
La nostra vita
Tutto
Quello che abbiamo
Tutto
Quello che siamo
Dalla finestra del cortile
si vedeva il mare
le sentinelle del mio cuore
rondini di primavera
facevano la guardia
ai tuoi occhi
sul mare di notte
le stelle risplendevano
parlavano ai miei sentimenti
le guardavo estasiato
pensavo ai tuoi occhi
e sognavo
guardavo le stelle
e sognavo
e nel mio cuore
t'immaginavo immensa
come nella memoria di oggi
come non eri
com'era il sogno
nel pensiero d'allora
dalla finestra della mia stanza
di fronte al mare.
Dimmi tu sai cos’è la poesia ?
È il canto sottile dell’anima mia
Il gemito dolce d’ogni tormento
Dei turbamenti l’apparimento.
Dunque essa incarna i tuoi dolori ?
No! poesia riveste di mille colori
Non solo ansie e patimenti
Ma tutta la gamma dei sentimenti:
Ecco germoglia siccome un fiore
Quando ti coglie un grande amore
E anche si esprime con tenerezza
Di fronte al cielo e la sua bellezza
E freme come le canne al vento
Di fronte al tuo volto e al suo memento
Voglio scrivere
Un testamento
Ma non il mio
Quello del mondo
Che tanto
Prima o poi
Finirà :
“ Siano stesi
Candidi lenzuoli
Lungo l’equatore
E vi si adagino
Madri e figli
Abbracciati,
si pongano
gli uomini
al loro fianco
in lunghe file
a protezione
e che si alzi
una triste nenia
al momento
di scoprire
le lapidi
del mondo
che in ogni dove
portano la
stessa scritta :
l’amore
è la forza
che sostiene
la vita,
è all’amore
che mira
la morte
non a noi”
Amen.
I want to write
A testament
But not mine
That of the world
What a lot
Sooner or later
Will finish :
"They are lying down
Candid sheets
Along the equator
And settle there
Mothers and children
embraced,
they pose
the men
at their side
in long lines
to protect
and get up
a sad song
at the moment
to find out
the gravestones
of the world
that everywhere
they bring the
same writing:
the love
is strength
that supports
the life,
is to love
that aims
the death
not us "
Amen.
Sono l'ultimo
Il meno vincente
Senza qualita'
Di questa
Indifferente
E vuota societa'
Alla ricerca
Di meriti
e galloni
Composta di veri
Coglioni:
Sono un
Trofeo da mostrare
L'etichetta del
Loro buon agire
Da tenere comunque
Perch'io sono
un perdente
Una nullità
Sempre nel ghetto
Affettato
Inpudente
Della loro
Assente Carita',
Eppure
Dentro me
Sento d'amare
E mi commuovo
E le lacrime
Sgorgano spontanee
Sogno
M'incanto al mare
Stringo al mio petto
Un figlio
Forte per sempre
Come farebbe
L'uomo piu'
Vincente!
O forse no?
E allora
Allora
Dimmelo tu
Di noi
Chi e'
Più
Vincente?
Sempre
T’ho amata
Pria che mi
Incontrassi
Prima di
Nascere,
germe d’amor
perfetto,
t’ho guardata
e seguita
in ogni angolo
delle tue tristezze
delle umane
miserie
e sempre t’ho
adorata,
il colore
del mondo
è quello
dei tuoi occhi
amor mio.
i manifesti
senza colla
cadono
e
si distorcono
le figure
sorrisi
sghembi
braccia
tortuose
appaiono,
la colla
è utile
la realtà
rappresenta
qual'è
come
l'amore,
senza
di loro
la verità
s'annulla.
L’ ali
E i contorni
Del cuore
Non so disegnare
Forse
I tuoi occhi
Di fronte
Senza prospettiva,
Che non
Conosco,
potrei disegnare
Per immergermi
In te
ma
non ho
né i colori
né i pennelli
del pittore
così mi accontento
di guardarli
e nasconderli
in me
raffigurarli
nel sogno
ad occhi chiusi.
Occidente ed oriente. Due mondi, due culture agli antipodi. Chissà, ad esempio, come ci vedono i nostri amici giapponesi a noi italiani. Per quanto mi riguarda ho sempre avuto una grande ammirazione per tutto quello che appartiene all’oriente. L’India misteriosa, Bruce Lee e che dire dei Samurai giapponesi, con il loro harakiri e banzai. Ci sembrano personaggi quasi irreali, per alcuni forse da fumetto. Poi ho scoperto che harakiri è per un giapponese seppuku e che per loro è la maggior forma di coraggio e che tutto ciò che cercano , con questa morte orribile, è riacquistare il loro onore. Poi, frequentandoli , ho capito che il loro maggior valore è il rispetto per gli altri, che giudicano tutti, dall’Imperatore al minatore, non per quello che sono ma per quello che fanno. Da spocchioso occidentale non posso che dirgli grazie.
notizie relative a curiosità archeologiche, qualche mia poesia e poesie poco conosciute di autori diversi, cercando di costruire un percorso originale di divulgazione, riflessioni su importanti notizie di cronaca, un racconto al mese (mio o di altri).Per adesso, poi vedremo.